La Corte d’Appello di Torino, con sentenza del 13.01.2020, ha ritenuto indennizzabile quale malattia professionale, il neurinoma acustico che con elevata probabilità, accertata tramite consulenza tecnica, sia ricollegabile causalmente ad un uso intenso del telefono cellulare necessitato dallo svolgimento delle mansioni lavorative.
Si trattava di un soggetto che, coordinando una quindicina di colleghi, avrebbe utilizzato il telefono almeno due ore e mezza al giorno…..l’istruttoria si è basata, scientificamente, sia su quanto evidenziato dall ‘IARC, che il 31 maggio 2011 ha reso nota una valutazione dell’esposizione a campi elettromagnetici ad alta frequenza, definendoli come “cancerogeni possibili per l’uomo”, sia su uno studio Interphone, che ha individuato nella stessa fattispecie un aumento del rischio del 40%, ritenendo al contempo poco attendibili alcuni studiosi che – viceversa – escludevano il collegamento tra l’uso dell’apparato e la malattia, in quanto soggetti visibilmente in conflitto di interessi (già consulenti di gestori di telefonia).
La consulenza tecnica, con un lungo e articolato passaggio che può essere letto in sentenza (a disposizione in studio su semplice richiesta per chi ne fosse interessato) evidenzia di fatto l’esistenza di un rischio concreto.