Il povero animale viene trovato in fin di vita, in una situazione definita agghiacciante, legato, costretto a pestare le proprie feci, malnutrito.
La proprietaria aveva chiamato il veterinario per far sopprimere la bestiola, ma fortunatamente l’epilogo è stato diverso: è stato affidato ad un’associazione che l’ha curato e rimesso in salute.
La precedente proprietaria è stata accusata di maltrattamento e l’Associazione – rivoltasi allo studio – ha ottenuto dal Giudice il riconoscimento del diritto ad un risarcimento concreto.