Veniamo nominati d’ufficio in un processo di presunta detenzione di materiale pedopornografico. In questo caso il difensore – che non può sottrarsi dal proprio compito – si limita a garantire la celebrazione di un processo equo, ovvero secondo le regole del codice. Il tema è tale che – se le accuse si rivelassero fondate – è davvero difficile, moralmente, impostare una linea difensiva partecipandovi con convinzione.
Vedremo all’esito delle indagini.